Dal racconto di Giorgio Bassani
Lo spettacolo, ambientato a Ferrara, tra l'agosto del 1945 e il 1948, racconta, attraverso l'intrecciarsi di due voci monologanti, la storia di Geo Josz, un ebreo ferrarese deportato a Buchenwald, l'unico della sua famiglia e dei suoi amici ad essere sopravvissuto al lager.
Per errore, il suo nome figura tuttavia sulla lapide della Sinagoga di via Mazzini, che ricorda gli ebrei vittime del Nazismo.
La sua storia si snoda così, tra tragedia e grottesco, nella tensione irrisolta tra la volontà di testimoniare e il desiderio di dimenticare, sullo sfondo di una città che ha fretta di lasciarsi alle spalle il passato, e che è incapace - come l'intero paese - di fare i conti con le proprie responsabilità storiche.
testo di Carlo Varotti
liberamente tratto dal racconto di Giorgio Bassani, Una lapide in via Mazzini
interpreti Sabrina Bordin e Carlo Varotti
voci fuori campo Saverio Mazzoni e Roberto Scaglianti
musiche, immagini e regia tecnica Alessandro Pirotti
regia Carlo Varotti
INTERO: € 10,00 | RIDOTTO: € 8,00 (under 26)
ITC Teatro, Via Rimembranze 26, San Lazzaro di Savena (BO)
2024 - Teatro dell'Argine Società Cooperativa Sociale
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