Se da un momento all'altro il Sole esplodesse, gli esseri umani potrebbero dire di aver sfruttato appieno l’occasione che la Terra ha dato loro? 
Probabilmente no. 
Anzi, senza il "probabilmente". 
Certo, non è tutto da buttare, ma come giustificare la drammatica incapacità dell'uomo di imparare dai propri errori?  
Friedrich Dürrenmatt, geniale scrittore svizzero, una risposta ce l'aveva: la realtà, grottesca a tal punto da superare sempre la più astrusa delle fantasie, va osservata indossando gli occhiali dell'ironia. Ecco, l'umanità continuerà imperterrita il suo viaggio verso l'autodistruzione, ma almeno ti ci fai una risata sopra! D'altronde, continuava sempre il drammaturgo elvetico, se un Dio esiste, visti i risultati del suo lavoro, questo deve essere dotato di una quantità infinita di autoironia; vogliamo essere manchevoli della capacità di riderci addosso proprio noi? 
E allora danze della pioggia, missioni spaziali, coppie in crisi, intrighi internazionali, amori contrastati, catastrofi naturali, bombe atomiche e chi più ne ha più ne metta! Ce n'è di ogni in questo ritratto di un pianeta stanco alle prese con un'umanità che non ne azzecca una ma che, nonostante questo, continua tenacemente lungo la propria strada...peccato nessuno si sia accorto che è sbagliata!