esito finale del laboratorio Mercoledì Tessuti Aerei - Teatro Appeso

“Vladimiro: Che cosa dicono?
Estragone: Parlano della loro vita.
Vladimiro: Non si accontentano di aver vissuto.
Estragone: Bisogna anche che ne parlino.
Vladimiro: Non si accontentano di esser morte.
Estragone: Non basta.”

Nati
Cresciuti
Caduti
Rialzati
Ricaduti
Scappati all’estinzione
Sfruttati
Calpestati
Morti
Estinti
…
Cosa manca?
Resuscitati!
Più di così non si poteva fare.
I Dodo sono morti e risorti.
Dove?
In un “luogo-non luogo”
Uno spazio utopico: un “paradiso” sospeso dove i Dodo, creature estinte per mano dell’uomo, tornano in vita.
Un mondo privo di minacce, senza predatori né bisogni. 
Un luogo immaginifico.
Un “paradiso naturale” sospeso tra sogno, memoria e possibilità. 
Uno spazio dell’anima, della speranza e della riparazione.
Tutto è puro, morbido, eterno. 
Pieno di piume!
Ripartiamo da lì: dai nostri desideri, dal ricostruire un mondo migliore.
A nostra immagine!
E chissà… magari potremmo anche volare!
Ma questa pace è fragile. 
I dodo, nella loro rinascita, scoprono qualcosa di nuovo: il potere, la gerarchia, il possesso, l’invidia. 
E da lì, la violenza. 
Non è l’essere umano a corromperli: è la coscienza stessa che si risveglia e si contorce.
Non c’è morale. 
Solo una domanda scomoda: esiste davvero la purezza, o è solo un’illusione destinata a rompersi?
Lo spettacolo chiude con un nuovo silenzio. 
I dodo sono di nuovo estinti ma stavolta hanno fatto tutto da soli!