Storie Sbilenche
The Project
Storie Sbilenche. Un percorso teatrale di scrigni, valigie e fardelli
a cura del Teatro dell’Argine
a partire da racconti, memorie, testimonianze intorno all’ex Ospedale Psichiatrico di Borgo Palazzo di Bergamo nell’ambito del festival In Necessità Virtù
novembre - dicembre 2018
Entrare in punta di piedi in un luogo dalle potenti suggestioni. Iniziare ascoltando i racconti di donne e uomini più e meno giovani che ne hanno percorso i sentieri, i portici, i padiglioni. Confrontarci con le associazioni, i volontari, le famiglie per capire dove questi sentieri portano oggi. Costruire insieme a loro tanti racconti di pochi minuti l’uno, che possano contenere la bellezza, l’atrocità, la poesia, la forza, la dolcezza, l’orrore, la speranza, l’angoscia di chi a vario titolo si confronta quotidianamente con il disagio psichico. E usare un mezzo, il teatro, per raccontare tutto questo all’intera città.
Storie Sbilenche è un laboratorio teatrale a cura del Teatro dell’Argine che si è svolto fra novembre e dicembre 2018 nell’ambito del festival In Necessità Virtù e che ha dato vita ad uno spettacolo-evento all’interno degli spazi dell’ex Ospedale psichiatrico di Borgo Palazzo a Bergamo, coinvolgendo teatranti di professione e cittadini.
IL LABORATORIO
Il laboratorio teatrale ha visto la partecipazione di teatranti di professione e appassionati accanto a cittadini e cittadine delle più diverse età e provenienze: volontari, familiari, assistenti sociali, educatori, medici, utenti, sia con esperienze di scrittura e di recitazione che neofiti e si è posto come obiettivo la realizzazione di uno spettacolo-evento che ha portato in scena il complesso e articolato mondo del disagio psichico e della fragilità. Uno spettacolo immaginato, scritto e interpretato dai partecipanti stessi, presentato il 2 dicembre 2018 a Bergamo negli spazi dell’ex ospedale psichiatrico cittadino di via Borgo Palazzo 130, nell’ambito di In Necessità Virtù, il festival che, attraverso percorsi ed eventi artistici di varia natura, prova a raccontare ed indagare le condizioni di fragilità e necessità, con uno sguardo disincantato ma non privo di coraggio.
LE FASI DEL LABORATORIO
Il laboratorio si è suddiviso in tre week-end di lavoro.
Prima fase
Sabato 3 novembre 2018 dalle 15.00 alle 18.30 e domenica 4 novembre 2018 dalle 10.00 alle 13.30
- La prima fase ha previsto la realizzazione di interviste, esercizi di scrittura, di narrazione e di improvvisazione creativa a partire dai racconti dei partecipanti sul tema del disagio. I materiali, così raccolti, sono stati rielaborati in tanti piccoli racconti teatrali, base di partenza del copione dell’evento finale.
Seconda fase
Sabato 17 novembre 2018 dalle 15.00 alle 18.30 e domenica 18 novembre 2018 dalle 10.00 alle 13.30
- Nella seconda fase, ogni singola storia è diventata un mini-atto unico di pochi minuti, talvolta un piccolo radiodramma, talvolta una scena senza parole. Ai partecipanti è stata consegnata una piccola valigia che conteneva tutto l’occorrente per raccontare la propria storia: oggetti, suoni, immagini... Si è lavorato così con tecniche di teatro di figura, teatro delle ombre e teatro d’oggetti. Tecniche tanto antiche quanto suggestive.
Terza fase
Sabato 1 dicembre 2018 prove dalle 15.00 alle 18.30; domenica 2 dicembre 2018 prove dalle 15.00 alle 19.00
- La terza fase è stata dedicata a due giorni di prove nel luogo dello spettacolo finale; due momenti per mettere insieme i materiali creati, costruire la regia per ogni attore e ogni valigia e creare un unico organico spettacolo.
LO SPETTACOLO
Storie Sbilenche
Un percorso teatrale di scrigni, valigie e fardelli
Spettacolo-evento finale del laboratorio condotto dal Teatro dell'Argine
domenica 2 dicembre 2018 ore 17.00 | Ex Ospedale psichiatrico di Borgo Palazzo di Bergamo
La sera del terzo week end, domenica 2 dicembre 2018 alle ore 17.00, l’evento spettacolo finale è andato in scena. Gli spettatori sono stati invitati ad accomodarsi in tanti piccoli tavolini distribuiti nello spazio individuato come il più adatto tra quelli dell’ex Ospedale. A rotazione, gli attori si sono seduti ai tavoli e hanno iniziato a raccontare la storia preparata con l’ausilio delle valigie e del loro contenuto. Alcune valigie sono state semplici contenitori di oggetti che sono servite all’attore per il proprio racconto. Altre, invece, vere e proprie macchine sceniche capaci di contenere scenari in miniatura, personaggi meccanici, sorgenti audio e video, effetti speciali e perfino odori e sapori. Scrigni delle meraviglie, contenitori tutti diversi, portatori di tante suggestioni diverse. Storie forti e storie fragili, storie sfidanti e storie resistenti. Ma a cui spesso manca un pezzo. Storie storte, sghembe. Sbilenche, insomma.
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