Esodi e Acting Together #WithRefugees come casi di studio 26/06/2019

È stato appena pubblicato dalla rete internazionale IETM un aggiornamento sulla mappatura dei progetti artistici europei e internazionali con un focus sul supporto, la solidarietà e l’impegno con migranti e rifugiati. I progetti Esodi e Acting Together #WithRefugees del Teatro dell’Argine sono stati presi ad esempio come progetti artistici virtuosi capaci di costruire un dialogo reciproco tra migranti e comunità di accoglienza, senza tirarsi indietro di fronte ai rischi e alle sfide.
La pubblicazione, dal titolo Everybody Wants a Refugee on Stage: Conversations around contemporary artistic engagement with migration, è un aggiornamento di Creation and Displacement del 2016, una mappatura delle realtà artistiche europee e internazionali aderenti alla rete IETM che si occupano di migrazione. Complici i cambiamenti politici, economici e sociali, nel 2019 la rete IETM ha commissionato agli autori Daniel Gorman e Rana Yazaji un aggiornamento dei 140 progetti inseriti nel 2016 basandosi sui criteri di longevità, valutazione e impatto, con l’obiettivo di fornire degli strumenti di base utili alle organizzazioni che hanno a che fare con gli individui in tempi di migrazione. Insieme al Teatro dell’Argine, figurano fra i gruppi selezionati Zoukak Theatre Company and Cultural Association (Libano), Clowns Without Borders (Stati Uniti), Good Chance (Francia/Regno Unito), Counterpoints Arts (Regno Unito), Jiwar Creation and Society (Spagna), Ad.dar (Turchia), Globe Aroma (Belgio).
La pubblicazione, dal titolo Everybody Wants a Refugee on Stage: Conversations around contemporary artistic engagement with migration, è un aggiornamento di Creation and Displacement del 2016, una mappatura delle realtà artistiche europee e internazionali aderenti alla rete IETM che si occupano di migrazione. Complici i cambiamenti politici, economici e sociali, nel 2019 la rete IETM ha commissionato agli autori Daniel Gorman e Rana Yazaji un aggiornamento dei 140 progetti inseriti nel 2016 basandosi sui criteri di longevità, valutazione e impatto, con l’obiettivo di fornire degli strumenti di base utili alle organizzazioni che hanno a che fare con gli individui in tempi di migrazione. Insieme al Teatro dell’Argine, figurano fra i gruppi selezionati Zoukak Theatre Company and Cultural Association (Libano), Clowns Without Borders (Stati Uniti), Good Chance (Francia/Regno Unito), Counterpoints Arts (Regno Unito), Jiwar Creation and Society (Spagna), Ad.dar (Turchia), Globe Aroma (Belgio).
L’articolo, che si compone anche di una serie diinterviste rivolte al Teatro dell’Argine e agli altri gruppi menzionati, offre uno sguardo critico sulle realtà selezionate e indaga il modo in cui le diverse compagnie sviluppano e sostengono i progetti, l’impatto sui partecipanti, come anche sugli artisti e gli ideatori. Prima di tutto, però, vuole dare voce a chi in prima persona è stato coinvolto nell’organizzazione e nella gestione dei progetti, a chi ha dedicato anni di lavoro alla costruzione di un dialogo proficuo fra migranti e comunità di accoglienza, spesso anche in un contesto politico ostile, utilizzando il potere delle arti e della cultura.
Per leggere l’articolo, in inglese, a cura di Daniel Gorman e Rana Yazaji in pdf, clicca qui.
Per approfondimenti sul progetto Esodi, clicca qui.
Per approfondimenti sul progetto Acting Together #WithRefugees clicca qui.
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